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Cannes, 20 Maggio 2016
Il documentario “Peshmerga” aggiunto al programma tra le Proiezioni Speciali al Festival di Cannes 2016

Peshmerga diretto dal filosofo francese Bernard-Henri Lévy si è aggiunto al programma di Cannes tra le Proiezioni Speciali.
Il documentario, realizzato sulla linea del fronte che separa il Kurdistan iracheno dalle milizie dell'ISIS, si compone da filmati girati durante un'offensiva lanciata nel luglio 2015 da parte dei Peshmerga curdi contro i terroristi dello stato islamico che occupano una grande fetta del territorio a sud.
I "peshmerga", le forze di difesa curde stanno guidando l’offensiva contro i terroristi Da’esh con il supporto aereo dagli Stati Uniti e gli altri nazioni che compongono una coalizione internazionale. Avendo dovuto lottare nel secolo scorso per la propria terra, e dopo aver subito da Saddam Hussein attacchi con armi chimiche culminate con il massacro della popolazione di Halabja nel 1988, i curdi sono un popolo che hanno familiarità con la guerra e le sue numerose ripercussioni.
Anche Henri-Levy ha familiarità con la guerra: come giornalista e filosofo ha viaggiato per molti luoghi difficili. In numerosi articoli, saggi e libri, ha scritto ampiamente sui conflitti contemporanei in posti come il Kosovo, Ucraina e Libia.
Ha viaggiato per oltre 1000 km lungo la frontiera irachena da sud a nord, filmando la vita dei combattenti curdi. Con una piccola troupe al seguito ha ripreso situazioni di guerra, paesaggi devastati e i volti di uomini e donne così da vicino come raramente sono stati mostrati in questi anni.
Il film scava brevemente in alcuni aspetti della storia e della cultura curda, tra cui la situazione della comunità Yazida e la storia dell'attuale presidente Massoud Barzani, ma soprattutto rimane a fianco dei combattenti (tra cui un paio di battaglioni composti da donne), mentre si fanno strada attraverso la terra di confine, passando per le città che sono state lacerate da anni di ostilità.
In occasione della presentazione sono arrivati il Generale Sirwan Barzani, nipote del Presidente Massoud, ed il Generale Jafaar Mustafa insieme ad altri generali, comprese alcune donne che guidano le unità combattenti. Con loro anche il cofondatore di Medici senza frontiere, il chirurgo di guerra Jacques Bérès che opera in quella zona, e la cantante curda Hally Luv.