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Governo Regionale del KurdistanRappresentanza In Italia

October 19, 2016
Operazione “Free Mosul”


All’alba del 17 ottobre 2016 le forze Peshmerga del Governo Regionale del Kurdistan, in coordinamento con le forze della coalizione e il governo iracheno, hanno iniziato le operazioni che porteranno alla liberazione della città di Mosul da ormai due anni caduta sotto le mani dei terroristi Da’esh.
Mosul, che dista 85Km da Erbil e 400Km da Baghdad sorge sulla piana di Niniveh nell’omonima provincia. I numeri pre-ISIS della seconda città più popolosa irachena, a maggioranza sunnita, parlavano di circa 3 mln di abitanti. Attualmente è stimato che ci vivano dalle 700.000 al milione di persone.
Caduta nella mani dell’ISIS nel giugno del 2014, è stata teatro dell’auto-proclamazione del Califfato dello Stato Islamico il 4 luglio del 2014 da parte del leader Da’esh Abu Bakr al-Baghdadi. Considerata la “capitale” irachena dell’ISIS è trampolino di lancio per gli attacchi contro la Regione e contro il mondo intero, ultima grande roccaforte in Iraq.

Già nella mattinata del 17 ottobre è stata abbattuta la prima linea difensiva posta al di fuori della città avanzando dalla zona di Baashiqa. I caccia della coalizione internazionale a guida Usa e irachena bombardano con raid mirati i siti di difesa dell'Isis. I Peshmerga, circa 4.000 forze impegnate, che avanzano dalla direttrice di al Sawatir hanno liberato 7 villaggi della zona di al Hamdania, a meno di 10 chilometri dalla città.
L’Alto Rappresentante del Governo Regionale del Kurdistan in Italia, la Dott.ssa Rezan Kader si è immediatamente recata al fronte, raggiungendo il Presidente della Regione e del Governo Regionale del Kurdistan per seguire da vicino le operazioni.
La Presidenza della Regione e il KRG hanno mostrato una grande flessibilità per raggiungere un accordo con il governo iracheno nell’assicurare che l’operazione di liberazione abbia successo e non provochi ulteriori tensioni interne.
Il Presidente Barzani, ha annunciato che sono stati già liberati 200 km di superficie e ha sottolineato l’importanza storica della giornata e che la collaborazione sul campo contribuirà a migliorare i rapporti tra Erbil e Baghdad" anche nella lotta al terrorismo.
Accanto alle manovre militari, sono iniziate le operazioni umanitarie per accogliere i civili che fuggiranno dalla città. Con l’inizio dell’offensiva le agenzie delle Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme ipotizzando un esodo di 1 milione di persone. L’UNHCR è pronta ad accogliere fino a 710.000 persone, e ulteriori sistemazioni saranno trovate a Dohuk, Kirkuk, Salahaddin, Sulaimanya e nella Provincia di Erbil.