COPY RIGHT ©KRG ITALY 2019 Kurdistan Regional GovernmentEnglish language

Governo Regionale del KurdistanRappresentanza In Italia

Roma, 18 novembre 2015
La Dott.ssa Kader tiene un’audizione al Comitato Shengen presso la Camera dei Deputati

In data odierna, l’Alto Rappresentante è stata invitata alla Camera dei Deputati dal Presidente del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, l’On. Laura Ravetto, su proposta del Sen. Riccardo Mazzoni, a tenere un’audizione sul tema della “Gestione del fenomeno migratorio nell'area Schengen”, su cui tale Comitato sta indagando al fine di trovare degli strumenti efficaci e condivisi dagli Stati aderenti per un miglior controllo delle frontiere esterne e dei confini interni.
La Regione del Kurdistan, considerata un’oasi di pace e stabilità nell’area del Medio Oriente, è da lungo tempo affetta da un crescente flusso migratorio. Dal 2003 questo piccolo territorio ha dovuto far fronte prima a circa 600.000 sfollati interni iracheni, poi lo scoppio della crisi siriana, infine la brutale invasione dei terroristi dell’ISIS. In Kurdistan ci sono ad oggi 1.700.000 rifugiati e sfollati interni, e tali dati riflettono un’emergenza umanitaria senza precedenti. La politica del KRG di accoglienza inclusiva e priva di alcun atteggiamento discriminatorio sulla base dell’identità religiosa, culturale, etnica o politica, le numerose misure adottate a sostegno dei rifugiati, i sacrifici sostenuti dai peshmerga kurdi, soli nella lotta contro ISIS, non sono però più sufficienti a fronteggiare tale situazione.
La Dott.ssa ha pertanto interessato i parlamentari presenti ad esercitare una forte pressione politica sul Governo Italiano al fine di contribuire in misura maggiore sul piano militare, continuando ad armare e addestrare i peshmerga ma anche mettendo a disposizione strutture sanitarie italiane per curarli. C’è necessità di una maggiore assistenza umanitaria per i rifugiati e sfollati. La Dott.ssa Kader ha invitato le istituzioni italiane a procedere con il riconoscimento del genocidio kurdo del 1988 e di quello corrente contro la comunità yazida e a sensibilizzare la comunità internazionale ad adottare una strategia di contrasto al terrorismo unitaria, condivisa, sotto l’egida delle Nazioni Unite, coinvolgendo le organizzazioni regionali, quali NATO e UE. Da un punto di vista della sicurezza la Dott.ssa Kader ha proposto di costituire una cintura di sicurezza che protegga dagli attacchi dell’ISIS.
All’audizione i parlamentari presenti, tra cui l’On. Giorgio Brandolin, Vicepresidente del Comitato Shengen, l’On. Massimo Artini, Vicepresidente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati, il Sen. Riccardo Mazzoni, Vicepresidente della Commissione Diritti Umani al Senato della Repubblica, la Dott.ssa Maria Teresa Calabrò del Servizio Rapporti Internazionali della Camera dei Deputati, hanno manifestato un forte interesse e solidarietà alla causa del popolo kurdo e alla necessità di un fronte unito nella lotta al terrorismo.