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Governo Regionale del KurdistanRappresentanza In Italia

Roma, 11 febbraio 2015

Il Presidente del Parlamento Sadiq tiene una conferenza alla SIOI “La Relazione tra l'Italia e la Regione del Kurdistan: Sfide e Possibilità”.

In data odierna,  il Presidente del Parlamento Sadiq e la sua delegazione sono stati ricevuti dal Presidente della SIOI, Franco Frattini.
A seguito di un proficuo incontro bilaterale e un cortese scambio di doni, il Presidente Frattini ha aperto la conferenza su “La Relazione tra l'Italia e la Regione del Kurdistan: Sfide e Possibilità”, a cui hanno partecipato diplomatici italiani e stranieri, accademici, studenti e moltissimi esponenti dei media italiani, che hanno poi intervistato il Presidente del Parlamento.
Secondo l'ex ministro degli Esteri, occorre "fare di più per aiutare i Peshmerga", impegnati "quasi da soli" nel contrasto ai jihadisti. "Con la distrazione della comunità internazionale, lo Stato islamico e' cresciuto in Iraq e in Siria. Secondo Frattini, devono essere messe in campo "azioni concrete" per sostenere gli sforzi di Erbil: quelle decise finora "non sono state sufficienti". Anche "il governo di Baghdad deve fare molto di più che in passato, riconoscendo il ruolo dei curdi”. Ha accusato il governo dell' ex premier Nuri al-Maliki di aver creato "il terreno per la nascita di organizzazioni terroristiche come Daesh''. Necessario, secondo Frattini, anche "il ruolo dell' Iran", perché la minaccia dello Stato Islamico non è circoscritta, ma estesa "all' Europa, all' Africa". Per cui serve stringere "accordi con i Paesi della regione contro questa minaccia", ha concluso. 
Il Presidente Sadiq ringraziando il Presidente Frattini dell’opportunità offertagli e delle parole di sostegno alla causa kurda, ha invitato l’Italia a supportare il Governo kurdo nella lotta contro il terrorismo dello Stato islamico. Ben venga una forza multinazionale, di cui faccia parte l' Italia, nel Kurdistan iracheno per aiutare le forze locali a combattere Daesh. Per il futuro, però, ha proseguito il presidente del Parlamento, "l' Iraq ha due opzioni, vivere insieme o divisi". Restare insieme significa "governare con la partecipazione di tutte le componenti", "ascoltare le visioni di tutti". "Se non verranno riconosciuti i diritti di tutte le componenti dello Stato iracheno, non si può andare avanti insieme", ha concluso. 

Siamo "orgogliosi di essere stati i primi a combattere contro l' Is a Kobane - ha aggiunto - vogliamo proteggere tutte le nostre sorelle e i nostri fratelli curdi, ma anche i cristiani e gli yazidi", questi ultimi "vittime principali" delle "barbarie dello Stato Islamico" i cui comportamenti "non hanno nulla a che vedere con i valori islamici". Un ringraziamento è stato poi rivolto all' Italia, Paese "amico e alleato", nella "lotta che ha portato alla fine della dittatura di Saddam Hussein" prima e ora in quella contro l' Is. L' azione dei Peshmerga, ha spiegato Sadiq, si sta concentrando ora sui territori yazidi: "Vogliamo liberare l' intera area prima di procedere all' offensiva su Mosul".

Ha concluso la conferenza l' Alto rappresentante del Governo regionale kurdo (Krg) in Italia, la Dott.ssa Rezan Kader, esprimendo un "sentito ringraziamento" all' Italia e all' ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di Stato maggiore della Difesa, per i nuovi aiuti promessi ai Peshmerga impegnati nella lotta allo Stato islamico, ai soldati italiani impegnati sul campo e a tutte le autorità governative italiane recatesi in Kurdistan.